Quando si dice la fame

Pavia, muore ingozzandosi di cibo
Vittima un paziente della psichiatria
Un paziente sessantenne del reparto di psichiatria dell'Ospedale San Matteo di Pavia è morto il 30 dicembre soffocato dal cibo che gli aveva completamente ostruito la gola. L'uomo soffriva da tempo di una patologia compulsiva che lo obbligava a ingurgitare enormi quantità di alimenti ma anche oggetti. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo.

Sulla vicenda, riferita dalla Provincia pavese, la Procura ha iniziato gli accertamenti, ma non ci sarebbero al momento ipotesi di reato, nemmeno di omessa sorveglianza. Il disturbo, per cui l'uomo entrava e usciva da strutture psichiatriche da quando aveva 13 anni, lo costringeva a mangiare in modo compulsivo e a mettersi in bocca di tutto, cibo e non solo.

Ed è questo che è accaduto la sera del 30 dicembre: il sessantenne ha preso un boccone, forse di prosciutto, più grosso del normale, e poi altri pezzi e ancora altri finchè la gola si è otturata, le vie respiratorie si sono bloccate e la bocca si è riempita. A nulla sono serviti i tentativi del personale ospedaliero di togliere il cibo per farlo respirare.

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